«Uno
studio della University of Cork fa luce su come l'intestino e il
microbiota agiscano sul cervello e sull'umore attraverso sostanze
secrete da cellule
della parete intestinale, i peptidi.
Per questo, è possibile un
supporto nella lotta a depressione e ansia con particolari probiotici,
gli psicobiotici.»
L'asse microbiota-intestino-cervello è uno dei temi del convegno "The human brain seen from multiple perspectives" (Torino, 14 settembre 2019)
Torino, settembre 2019
«Uno studio dello University College of Cork (Irlanda) segna un
importante
avanzamento nel capire i meccanismi che rendono l'intestino il "secondo
cervello": il ruolo esercitato da questo organo e dal microbiota,
l'insieme di batteri "buoni" che vivono in maniera simbiotica con l'uomo
al suo interno, nel regolare l'umore dell'individuo
e aggravare disturbi come ansia e depressione è noto da tempo ma non
era chiaro come questi microrganismi potessero svolgere questa azione. I
ricercatori irlandesi hanno evidenziato che il microbiota agisce
sull'intestino favorendo o contrastando la produzione
di alcune sostanze, i peptidi, che, secreti dalle sue pareti, entrano
nel circolo sanguigno e arrivano al cervello, condizionando l'umore
dell'individuo.
L'esistenza
di questo meccanismo apre la strada a nuovi trattamenti con
"psicobiotici", particolari probiotici che, modificando il microbiota,
possono essere un valido aiuto nel
combattere disturbi dell'umore come ansia e depressione.
L'influenza dei probiotici e del microbiota su ansia e depressione è solo uno dei temi affrontati a
Torino il 14 settembre 2019 nel corso del convegno "The human brain seen from multiple perspectives"
organizzato dall’Istituto di ricerca “Quantitative and Quantum
Dynamics of Living Organisms - Center for Medicine, Mathematics and
Philosophy Studies”,
con il patrocinio della Società Italiana di Biologia sperimentale e del
Politecnico di Torino. In questa occasione, esperti internazionali a confronto su:
rapporto intestino-cervello, architettura e geografia del cervello,
coscienza e comportamento, farmaci psicotropi, stress e reti neurali.
L'asse intestino-cervello
La
comunicazione tra cervello e intestino è bidirezionale. L'apparato
digerente può trasmettere diverse sensazioni al sistema nervoso, come
nausea, fame o dolore, e questo ultimo
a sua volta può influenzarne la funzionalità come accade, per esempio,
in situazioni di stress che portano dispepsia o sindrome del colon
irritabile. Questa comunicazione avviene attraverso segnali nervosi,
immunologici e anche ormonali. In questo ultimo caso
si tratta della produzione da parte di particolari cellule della parete
intestinale, le
cellule enteroendocrine, di peptidi, catene di aminoacidi, che il
corpo umano usa come messaggeri tra intestino e cervello. Le cellule
enteroendocrine rilasciano peptidi quando entrano in contatto con il
cibo e
sono influenzate a produrle dal microbiota, che è coinvolto nel processo di digestione.
Sono
numerosi i peptidi che agiscono su ansia e depressione: tra questi
neuropeptidi Y, GLP-1, colecistochinine, ossitocina, grelina e fattore
di rilascio della corticotropina.
Il microbiota
Ha
importanti funzioni: per esempio, trasforma in molecole assimilabili
sostanze che altrimenti non lo sarebbero, come le cartilagini e le
molecole di cellulosa,
e sintetizza sostanze indispensabili, come la vitamina K, che svolge un
ruolo essenziale nella coagulazione del sangue. Questi microrganismi,
presenti all'interno dell'intestino in un numero elevatissimo, compreso
tra 1013 e 1014 si nutrono
di zuccheri che l'essere umano mangia. Poiché il microbiota svolge
funzioni molto importanti per l'organismo un suo alterato equilibrio può
contribuire allo sviluppo di patologie gravi come malattie metaboliche,
patologie infiammatorie croniche, sindrome del
colon irritabile, obesità ma anche autismo, depressione e stress.»
Convegno con il sostegno non condizionante di Bromatech s.r.l., azienda
specializzata nella ricerca e nello sviluppo di prodotti per la salute a
base di probiotici.
«Bromatech
s.r.l. ha una particolare attenzione per la ricerca scientifica e
sostiene da sempre i convegni promossi dell’Istituto di ricerca QPP
perché crede
nell’importanza dell’avanzamento della conoscenza scientifica.»
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Neurotherapeutics
Anxiety, Depression, and the Microbiome: A Role for Gut Peptides.
Lach G (1), Schellekens H. (1,2,3), Dinan TG (1,4), Cryan JF (5,6).
- APC Microbiome Institute, University College Cork, Cork, Ireland.
- Department of Anatomy and Neuroscience, University College Cork, Cork, Ireland.
- Food for Health Ireland, University College Cork, Cork, Ireland.
- Department of Psychiatry and Neurobehavioural Science, University College Cork, Cork, Ireland.
- APC Microbiome Institute, University College Cork, Cork, Ireland. j.cryan@ucc.ie.
- Food for Health Ireland, University College Cork, Cork, Ireland. j.cryan@ucc.ie.
Info/Contatti:
SEC – Milanowww.secrp.com
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