mercoledì 1 maggio 2019

17ª Giornata Milanese di Chirurgia della Mano - ‘La mano del bambino congenita e traumatica’.

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17ª Giornata Milanese di Chirurgia della Mano > ‘La mano del bambino congenita e traumatica’.
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La diciassettesima edizione della 'Giornata Milanese di Chirurgia della Mano' è stata dedicata, quest’anno 2019, a “La mano del bambino congenita e traumatica: problematiche aperte in cerca di una soluzione”. Presso il Centro Congressi Stelline di Milano, dal 28 al 29 marzo, terapisti e chirurghi della mano si sono riuniti per due giorni di dibattito sul trattamento delle malformazioni così come dei traumi a carico della mano in età pediatrica.
L'iniziativa è parte fondamentale della settimana didattica organizzata con cadenza annuale dal Professor Giorgio Pajardi, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Chirurgia e Riabilitazione della Mano dell’Ospedale San Giuseppe, Gruppo MultiMedica, Università di Milano.
L’incontro ha visto a confronto specialisti italiani e stranieri, in particolare sui temi di alcune specifiche malformazioni quali la polidattilia radiale o la ipoplasia del pollice o traumi come le lesioni tendinee o quelle legamentose.
«La chirurgia della mano pediatrica sta diventando una ultra-specializzazione che richiede congressi dedicati in cui riunire i pochi specialisti di alto livello a confronto per crescere insieme e aiutare i colleghi più giovani ad appassionarsi al tema - commenta il Professor Pajardi -. Dopo Hong Kong (2018) e in attesa di Rotterdam (2020) e Minneapolis (2021) abbiamo deciso di portare a Milano questo momento di confronto internazionale che ha il suo completamento con la ‘Top Master Class’ (2019, 29-31 marzo – n.d.r.). Il trattamento della mano del bambino, infatti, richiede una formazione specifica e un aggiornamento continuo per poter offrire ai piccoli pazienti i migliori trattamenti disponibili e, soprattutto, un percorso di cura il meno traumatico possibile. Tra le varie novità di quest’anno, oltre alla manina in 3D per le esercitazioni pratiche, gli exer-games avranno un ruolo primario. I videogiochi interattivi, ideati dal Professor Alberto Borghese dell’Università di Milano insieme al nostro reparto, applicati alla riabilitazione degli arti nei bambini, infatti, saranno proposti come Gold Standard di riferimento per il percorso riabilitativo nei più piccoli».

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