venerdì 14 maggio 2021

Mostra itinerante “Con cura, con amore, con rigore. Viaggio nella storia dei vaccini” - foto, documenti storici e infografiche - Con il Patrocinio dell'Associazione Culturale Ospedali Storici Italiani (ACOSI) || 2021-2022

 

Prossime tappe: Empoli, Pistoia, Prato e poi di nuovo Firenze, all'Ospedale di Santa Maria Nuova.

«Dalla peste al Covid 19, una mostra itinerante racconta la lotta dell'uomo contro i virus»

Inaugurazione a Firenze

Con cura, con amore, con rigore. Viaggio nella storia dei vaccini”:

foto, documenti storici e infografiche riunite in un'esposizione promossa da Regione Toscana, Azienda Usl Toscana Centro e Fondazione Santa Maria Nuova Onlus.

 

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«Firenze, 8 maggio 2021 Dalle cronache di Tucidide del 400 a.C., che racconta del “male che non aggrediva mai due volte”, alla pandemia da Covid 19, che ha reso indelebile il 2020. È un racconto per immagini e parole - come “contagio”, “immunità”, “vaccinazione” - quello che ci offre “Con cura, con amore, con rigore. Viaggio nella storia dei vaccini”, la mostra itinerante che si è inaugurata oggi a Firenze, a Palazzo Strozzi Sacrati (Piazza Duomo 11), presso la presidenza della Regione Toscana. Ventisei pannelli che illustrano la battaglia incessante dell'uomo contro virus e malattie, ma anche l'impegno di scienziati e medici che grazie alle loro scoperte hanno salvato migliaia di vite. L'idea della mostra ha preso forma all'interno del Museo delle Arti sanitarie dell'Ospedale degli incurabili di Napoli. Dopo le tappe di Napoli e Roma, grazie alla volontà di Regione Toscana e di Ausl Toscana-Centro, in collaborazione con Fondazione Santa Maria Nuova Onlus, la mostra rimarrà a Palazzo Strozzi Sacrati e sarà visitabile fino al 31 maggio, dal lunedì al venerdì (ore 10-13 e 15-17), per poi proseguire nei principali hub vaccinali della Toscana: a Empoli, Pistoia e Prato. Infine, tornerà a Firenze per un nuovo allestimento, tra dicembre e gennaio 2022, all'interno dell'Ospedale Santa Maria Nuova.

Tra documenti storici, fotografie, illustrazioni e infografiche, il percorso espositivo spiega nel dettaglio come la medicina abbia affrontato il tema delle epidemie, dai dottori della peste con le loro inconfondibili maschere a becco d'uccello, antesignane delle nostre mascherine chirurgiche, alle varie tipologie di vaccini che abbiamo a nostra disposizione. Si scopre allora che i passaporti vaccinali di cui si discute oggi, erano previsti già nel Settecento e si chiamavano “Fede di sanità”. E che il primo “lazzaretto”, cioè il luogo in cui venivano isolati i malati per evitare il diffondersi del contagio, fu costruito a Venezia nel 1423. Si scopre anche che, dal vaiolo all'influenza, il tema dei vaccini ha sempre scatenato reazioni opposte. Elisa Bonaparte, nel 1800, fu una grande sostenitrice del vaccino. Elvis Presley, negli Anni Cinquanta, fu uno dei testimonial della campagna antipolio. Mentre tra i No-Vax troviamo l'antroposofo Rudolf Steiner. Un capitolo della mostra viene dedicato espressamente alla Toscana, una terra che è sempre stata all'avanguardia sul fronte delle vaccinazioni e della ricerca, con l'ottocentesco Istituto Vaccinogeno Fiorentino e con la Sclavo di Siena, dove nel 1950 venne prodotto il vaccino che sconfisse la poliomielite. Chiude la mostra la storia dell'Ospedale Santa Maria Nuova di Firenze, fondato nel 1288 da Folco Portinari, padre della Beatrice di Dante, e ancora oggi attivo, anche sul fronte della lotta al Covid. Santa Maria Nuova è – insieme all'Ospedale degli incurabili di Napoli, all'Ospedale Civile SS Giovanni e Paolo di Venezia, al Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano e all'Ospedale Santo Spirito in Sassia di Roma, ente fondatore di ACOSI – Associazione Culturale Ospedali Storici Italiani che ha patrocinato e sostenuto questa mostra. 

“Ripercorrere la storia delle vaccinazioni è fondamentale - ha dichiarato Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana - perché oggi il vero strumento per debellare la pandemia da Covid 19 è appunto il vaccino. Avevamo persa un po' la memoria storica delle grandi pandemie perché l'ultima in ordine di tempo è stata quella di un secolo fa, con la Spagnola. Sebbene la civiltà umana, fin dai tempi degli antichi greci, ha fatto i conti con le epidemie. In tempi più vicini a noi ricordiamo il vaiolo, il colera o altre grandi epidemie. Ma per un evento così pressante e dirompente, come la pandemia da Covid 19, bisogna andare, come detto, a un secolo fa”. “Su questo fronte in Toscana siamo in un momento decisivo. Si abbassano i contagi, siamo a 1,5 mln di dosi somministrate e a un passo dal milione di prime dosi: questo ci dà il senso che la campagna vaccinale è a un punto importante e di svolta verso l'immunità di gregge”.

"I pannelli, attraverso un approfondimento sulla storia della vaccinazione, spiegano le conoscenze che nel tempo si sono avute dei vaccini nella tutela della salute pubblica” sottolinea Paolo Morello Marchese, direttore dell'Azienda Usl Toscana Centro. “Ripercorrendo passaggi fondamentali legati al tema delle vaccinazioni, la mostra fa chiarezza sui vantaggi e sull'importanza sociale dei vaccini ancora oggi per la comunità. Per questo è un'occasione per riportare la nostra sensibilità e attenzione su un tema quanto mai attuale e sul quale occorre sempre maggiore consapevolezza”.

“Siamo orgogliosi di essere tra i promotori di “Con cura, con amore, con rigore. Viaggio nella storia dei vaccini” che affronta un tema di grandissima attualità” ha sottolineato Giancarlo Landini, presidente della Fondazione Santa Maria Nuova Onlus. “In questi mesi, siamo stati impegnati a gestire l'emergenza pandemica con ottimi risultati. Oggi con questa mostra aggiungiamo un tassello importante. Aggiungiamo una riflessione storica. Abbiamo fatto tanta strada da quando i medici indossavano la mascherina a becco di uccello, ma i timori e le incertezze davanti a virus sconosciuti sono sempre gli stessi, o perlomeno hanno la stessa matrice. Per questo credo che conoscere meglio il nostro passato sia un passo fondamentale verso una maggiore consapevolezza, nonché un antidoto a molte delle nostre paure. Per questo la mostra si sta svolgendo in modalità itinerante, da Napoli a Roma, da Firenze ad altre città legate insieme dalla lotta al Covid e dalla tradizione rappresentata da ospedali antichissimi ma ancora attivi sul territorio e capaci di fare rete, come il nostro Santa Maria Nuova”.»

 

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Rif.: Galli Torrini Srl - Agenzia di comunicazione || www.gallitorrini.com

 

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 Immagine: Conferenza stampa Viaggio nella storia dei vaccini

== Cfr. Mostra itinerante “Con cura, con amore, con rigore. Viaggio nella storia dei vaccini” - 2021-2022 ==

[Rif. Fondazione Santa Maria Nuova Onlus Ufficio Stampa -- gallitorrini.com]

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 Immagine: francobollo3
== Cfr. Mostra itinerante “Con cura, con amore, con rigore. Viaggio nella storia dei vaccini” - 2021-2022 ==
[Rif. Fondazione Santa Maria Nuova Onlus Ufficio Stampa -- gallitorrini.com]
 
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Immagine: francobollo4
== Cfr. Mostra itinerante “Con cura, con amore, con rigore. Viaggio nella storia dei vaccini” - 2021-2022 ==
[Rif. Fondazione Santa Maria Nuova Onlus Ufficio Stampa -- gallitorrini.com]
 
 
 
 
 

 

 


 

Sistema sanitario > Sanità Integrativa || «CRO Virtual Forum: intervento Marco Vecchietti, AD e DG Intesa Sanpaolo RBM Salute» (Maggio 2021)

 «In occasione dell'evento “CRO Virtual Forum: sfide e opportunità per gestire il rischio nel new normal” tenutosi il 5 Maggio 2021, Marco Vecchietti, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Intesa Sanpaolo RBM Salute è intervenuto in qualità di relatore, dichiarando:

“Una delle lezioni importanti che ci ha fornito la pandemia è che per risolvere la maggior parte delle problematiche da essa indotte, che possono peraltro verificarsi anche in situazioni di maggior pressione sul sistema sanitario diverse da questa, si dovrebbe assegnare alla Sanità Integrativa un ruolo “istituzionale” di affiancamento del Servizio Sanitario Nazionale. Le polizze sanitarie integrative, infatti, portano all’interno del Sistema Sanitario un doppio livello di protezione per i cittadini: non solo un supporto economico per sostenere i costi delle cure erogate al di fuori del Servizio Sanitario Nazionale, ma anche la garanzia di accesso a una rete di strutture convenzionate e a canali di approvvigionamento di beni e mezzi sanitari.

A livello quantitativo le Compagnie Assicurative ed i Fondi Sanitari hanno garantito durante l’emergenza l’erogazione di oltre 800mila prestazioni sanitarie riconducibili direttamente al Covid-19, favorendo un’ampia diffusione di soluzioni di digital e mobile health che hanno consentito di rispondere ai bisogni di cura degli assicurati con modelli assistenziali più compatibili con il nuovo contesto di riferimento.

Con l’intento di andare incontro alle esigenze dei propri assicurati e delle aziende interessate a tutelare il proprio personale dipendente, Intesa Sanpaolo RBM Salute ha realizzato, fin dall’inizio della Pandemia, una Gamma di Prodotti “Pandemic Protection” dedicate ai rischi derivanti dal Sars-Cov2 e dalle altre sindromi influenzali assimilabili, fino ad arrivare alla recente polizza “Protezione Vaccini” che protegge contro il rischio di reazioni avverse ed inefficacia dei vaccini.” »

 

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Intesa Sanpaolo
Media and Associations Relations


www.intesasanpaolo.com

 

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Immagine:

Marco Vecchietti_AD e DG Intesa Sanpaolo RBM Salute_05 

[Rif. Intesa Sanpaolo Media and Associations Relations - Maggio2021]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

sabato 1 maggio 2021

INDAGINE DEMOSCOPICA GPF-CAMO (Aprile 2021) - «CATARATTA: ITALIANI POCO E MALE INFORMATI» || videoconferenza il 5 Maggio 2021

 

Estratto - Cfr. INDAGINE DEMOSCOPICA GPF-CAMO - «CATARATTA: ITALIANI POCO E MALE INFORMATI» || videoconferenza il 5 Maggio 2021  [Rif.: Centro Ambrosiano Oftalmico - CAMO || Dr. Lucio Buratto Uff. st.]

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INDAGINE DEMOSCOPICA GPF-CAMO

 

«CATARATTA: ITALIANI POCO E MALE INFORMATI»

 

Conferenza stampa on line su ZOOM mercoledì 5 Maggio 2021 alle ore 11.30 *

 

«È l’intervento chirurgico più effettuato in Italia ma 4 cittadini su 10 sopra i 50 anni si dimostrano poco informati su sintomi, terapie e aspettative nel post-operatorio.

È il dato più evidente che emerge dall’indagine demoscopica svolta dalla società di ricerca GPF e commissionata dal Centro Ambrosiano Oftalmico di Milano diretto dal Dottor Lucio Buratto. L’indagine si è svolta nel mese di aprile 2021. Sono state intervistate 1200 persone. Pazienti e non.

Il 60% ritiene erroneamente che l’intervento avvenga solamente in anestesia locale e tramite l’uso di collirio. Il 55 % pensa che si usi solo il laser e solo il 6% risponde correttamente: la cataratta è un intervento che necessita di chirurgia.

La metà degli intervistati inoltre ritiene che l’intervento risolva il problema di appannamento degli occhi e solo il 28% è a conoscenza della possibilità di eliminare anche altri difetti visivi dell’occhio come miopia, astigmatismo e ipermetropia, liberandosi dagli occhiali per vederci da lontano. Mentre solo il 19% sa che si può correggere anche la presbiopia, abolendo quasi del tutto l’uso delle lenti. Dire addio a occhiali e lenti a contatto però è un’opzione disponibile solo utilizzando cristallini artificiali di ultima generazione, che a oggi non sono rimborsati dal Servizio sanitario nazionale: la ricerca ha però evidenziato come il 30 % degli intervistati sarebbe disposto a pagare un’integrazione di tasca propria pur di recuperare a pieno la vista.

In Italia le operazioni di cataratta nel 2019 sono state più di 600 mila ma si sono dimezzate nel 2020 a causa del Covid-19. Dall’indagine emerge che, in questo periodo di pandemia, il 56% del campione preferirebbe rimandare l’intervento mentre il 44% vorrebbe comunque farlo.

La motivazione principale per posporre l’intervento è la paura di contrarre il virus, e l’insicurezza derivante dal passare del tempo in una struttura con altre persone in attesa è al secondo posto.»

 

 

* Per partecipare alla videoconferenza occorre preregistrarsi sul sito di CAMO all’indirizzo https://www.camospa.it/salastampa/ per poi ricevere via mail, nei giorni immediatamente precedenti la conferenza, il link d’invito sulla piattaforma ZOOM che può essere scaricata su smartphone, tablet o pc a questo indirizzo https://zoom.us/download  

 

Relatori

 

= Claudio Azzolini. Professore Ordinario di Malattie dell'Apparato Visivo, Università dell'Insubria di Varese e Como, Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi, Varese

= Carlo Berruti. Scientific Director, GPF Inspiring Research. Milano

= Lucio Buratto. Direttore scientifico Centro Ambrosiano Oftalmico. Milano

= Modera: Vera Martinella, giornalista medico-scientifica

 

 

 

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Rif.: Centro Ambrosiano Oftalmico - CAMO || Dr. Lucio Buratto - Uff. stampa || camospa.it