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Da presentazione: «GLI ITALIANI E IL COVID-19» - «Impatto socio-sanitario, comportamenti e atteggiamenti verso i vaccini» || ricerca della Fondazione Italia in Salute e realizzata da Sociometrica - 15 aprile 2021 || _ Diapositiva 01 _ = Riferimenti: www.fondazioneitaliainsalute.org - www.sociometrica.it | - |
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La
ricerca della Fondazione Italia in Salute sui risvolti sanitari e psicologici
della pandemia in Italia
«Covid, l’indagine: “Sanità sospesa per 35 milioni di italiani”»
«Visite
e servizi cancellati o rimandati per il 52% degli italiani. Circa il 64% della
popolazione ha timore degli ospedali. L'impatto sui minori. Cambiano le
abitudini di vita: 2 persone su 3 hanno smesso di prendere i mezzi pubblici.»
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«Firenze, 15 aprile 2021
– In un anno di pandemia, 35 milioni di Italiani hanno avuto problemi a
utilizzare servizi e prestazioni sanitarie per patologie non-Covid. In
particolare, le cancellazioni e rinunce hanno coinvolto circa 10 milioni di
persone (Tab. 1). Di queste circa 400 mila hanno rinunciato (o visto
cancellare) interventi di ricovero; 600 mila non hanno potuto fare interventi
chirurgici e circa 1 milione di persone non hanno avuto le prestazioni di day
hospital. Il servizio a cui hanno dovuto rinunciare maggiormente sono le
visite specialistiche, cancellate o a cui hanno dovuto rinunciare circa 7
milioni di Italiani. Da segnalare che la cancellazione o rinuncia delle visite
specialistiche ha riguardato in specifico l’83,9% degli over 65 anni.
È il quadro che emerge dalla
ricerca della Fondazione Italia in Salute, e realizzata da
Sociometrica, per quantificare su scala nazionale le conseguenze dell’epidemia
sul sistema sanitario impegnato nelle patologie non-Covid. Il titolo
dell’indagine è: “Gli italiani e il Covid-19. Impatto socio-sanitario,
comportamenti e atteggiamenti della popolazione Italiana". I risultati
sono stati illustrati questa mattina nel corso di una conferenza stampa. Sono
intervenuti Federico Gelli, Presidente della Fondazione Italia in
Salute e da Antonio Preiti, direttore Sociometrica. Si tratta di un ampio
studio condotto su un campione rappresentativo della popolazione italiana
adulta che affronta, oltre le patologie non-Covid, anche l’impatto sui
comportamenti collettivi, lo stato psicologico del Paese e l'atteggiamento di
fiducia o di diffidenza verso i vaccini.
Molti Italiani, anche al di
là delle disposizioni di legge, hanno modificato spontaneamente alcuni
comportamenti quotidiani. Il 63,3% evita di prendere mezzi pubblici,
oltre la metà non frequenta più negozi, bar e ristoranti; circa 7 persone su 10
hanno scelto di non vedere più amici e conoscenti dentro casa (Tab. 2).
Altre modifiche comportamentali e d’impatto sullo status psicologico messe in
rilievo dalla ricerca sono il 49,1% della popolazione che avverte una crescita
dello stress; il 43,9% che ha smesso, o fortemente ridotto, l’attività fisica;
il 28,8% che ha difficoltà del sonno; il 27,1% che ha malesseri psicologici di
tipo generale; il 25,7% che mangia di più o ha smesso di controllare la propria
dieta; il 16,5% che accusa sintomi di depressione (Tab. 3).
La ricerca promossa da
Fondazione Italia In Salute ha un focus anche sulle conseguenze dell’epidemia
sui minori. Quasi il 60% dei genitori intervistati ritiene che la
pandemia abbia avuto un impatto psicologico sui figli minorenni. Per 1 genitore
su 4, i minori sono stati “colpiti molto pesantemente”, soprattutto nel
caso di famiglie poco istruite. La ricerca rivela, al proposito, una “legge di
proporzionalità” tra livello di istruzione dei genitori e impatto sui minori:
più basso è il titolo di studio dei genitori e più grave è l’effetto
dell’epidemia sui minori.
Discorso tutto particolare
per i vaccini. Gli italiani mostrano un atteggiamento molto differenziato: il
7,5% non intende farlo, il 9,9% attende di capire di più, mentre il 7,6% vorrebbe
poter scegliere quale vaccino fare. Un Italiano su quattro, però, “non vede
l’ora” di fare il vaccino e il 40,5% (Tab. 4) attende tranquillamente il
proprio turno. Le persone che però hanno patologie di vario tipo vogliono tutte
essere vaccinate, e anche dal punto di vista sociale ci sono significative
differenziazioni, perché sono le persone più istruite a essere più favorevoli
ai vaccini.
Il pericolo del contagio ha
determinato effetti psicologici anche sull'utilizzo dei servizi sanitari,
perché il 63,9% della popolazione preferisce evitare di frequentare ospedali
e ambienti della sanità. Solo il 13,8% non ha timore a entrare in strutture
mediche. La paura maggiore si riscontra tra la popolazione più
giovane.
"Abbiamo cercato di
andare oltre i dati già sconvolgenti del numero dei decessi, dei ricoveri e dei
contagi, per fare un'analisi a tutto campo di quel che l’epidemia sta
provocando nella società italiana - commenta Federico Gelli, Presidente
di Fondazione Italia in Salute - Ci siamo chiesti quale impatto abbia
sui malati non-Covid, quali conseguenze ci siano sugli stili di vita che si
possano trasformare in comportamenti dannosi e portare anche a nuove patologie.
Siamo convinti che dalla ricerca e dalle consapevolezze che ne derivano, possa
arrivare un contributo importante per il conseguimento dell'obiettivo comune:
uscire dalla pandemia al meglio e al più presto".
“Scopriamo un’Italia in
grande sofferenza – afferma Antonio Preiti – non solo sul piano
economico e sociale, ma sul piano molecolare, delle singole persone, che non
salva nessuno e nessun aspetto della vita com’eravamo abituati a viverla. Avere
cognizione dell'ampiezza e della profondità del ‘male oscuro’ innescato dal
Covid è fondamentale, se vogliamo uscirne senza traumi sociali permanenti”.»
Tab. 1 – Tipi di servizi
sanitari cancellati per popolazione con patologie non-covid
Tipo di servizi sanitari a cui ha dovuto rinunciare
|
Stima del numero di persone coinvolte
|
Totale con ogni tipologia
|
10 milioni
|
- Visite specialistiche
|
6,8 milioni
|
- Visita medico di base
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2,7 milioni
|
- Analisi cliniche
|
2,6 milioni
|
- Radiologie
|
1,0 milione
|
- Interventi day hospital
|
1,0 milione
|
- Interventi chirurgici
|
0,6 milioni
|
- Pronto soccorso
|
0,6 milioni
|
- Visita pediatrica base
|
0,5 milioni
|
- Servizi di oncologia
|
0,4 milioni
|
- Ricoveri ospedalieri
|
0,4 milioni
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Fonte: Fondazione Italia
in Salute, Sociometrica, 2021
Tab. 2 – Comportamenti
spontanei della popolazione
Comportamenti spontanei della popolazione
|
Valori percentuali
|
Ho ridotto spontaneamente le uscite con altre persone
|
71,0
|
Ho evitato di prendere mezzi pubblici
|
63,3
|
Ho ridotto spontaneamente qualunque spostamento fuori residenza
|
59,3
|
Ho rinunciato o ridotto sport che praticavo prima
|
29,1
|
Ho rinunciato a frequentare negozi, ristoranti e altri luoghi pubblici
|
53,5
|
Ho rinunciato a frequentare/invitare persone a casa mia o di altri
|
69,4
|
Non ne ho adottati
|
4,1
|
Fonte:
Fondazione Italia in Salute, Sociometrica, 2021
Tab. 3 – Cambiamenti dei
comportamenti della popolazione *
Cambiamenti nei comportamenti della popolazione
|
Valori percentuali
|
Ho un po’ più di nervosismo, oppure avverto un po’ più di stress
|
49,1
|
Faccio meno attività fisica, oppure ho smesso di farla
|
43,9
|
Dormo di meno, oppure dormo meno facilmente
|
28,8
|
Avverto malesseri psicologici, non sopporto alcune restrizioni
|
27,1
|
Mangio di più, oppure ho smesso di regole alimentari
|
25,7
|
Ho qualche accenno o sintomo di depressione
|
16,5
|
Fumo di più, oppure ho incominciato a fumare
|
8,7
|
Consumo più alcol, oppure ho cominciato a bere
|
5,1
|
Non voglio rispondere
|
9,0
|
Fonte:
Fondazione Italia in Salute, Sociometrica, 2021, * più risposte possibili
Tab. 4 – Atteggiamento
personale verso la vaccinazione anti- Covid
Sono cominciate da qualche settimana le vaccinazioni contro il Covid.
Qual è il suo atteggiamento rispetto alla sua vaccinazione?
|
Valori percentuali
|
Ho già fatto il
vaccino
|
8,7
|
Non vedo l’ora di fare
il vaccino
|
24,1
|
Lo farò quando sarà il
mio turno
|
40,5
|
Se potessi non lo
farei, ma mi informo e valuterò più avanti
|
9,9
|
Lo farei, ma voglio
scegliere io il vaccino da fare
|
7,6
|
Non ho
intenzione di farlo
|
7,5
|
Non voglio
rispondere
|
1,6
|
Totale
|
100,0
|
Fonte:
Fondazione Italia in Salute, Sociometrica, 2021
La Fondazione Italia in Salute nasce
nel 2018 con l'obiettivo di sostenere e rafforzare la tutela del diritto alla
salute e la cultura della prevenzione operando secondo principi di equità,
efficienza e trasparenza. La Fondazione si dedica all'elaborazione e alla
realizzazione di progetti di ricerca scientifica con importanti ricadute di
interesse pubblico nazionale. Promuove eventi culturali nell'ambito sanitario
rimanendo attenta alle esigenze dei professionisti, delle aziende e dei
pazienti. Rivolge particolare considerazione a iniziative volte a superare le
criticità del Servizio Sanitario Nazionale, a questioni medico-giuridiche
riguardanti il campo della responsabilità sanitaria, a studi per la promozione
dell'innovazione tecnologica in Sanità.
A partire dal 2019
l’attività si è concentrata anche sull’elaborazione e pubblicazione della
collana “I Quaderni della Fondazione Italia in Salute”. Il primo volume è stato dedicato alla raccolta degli
Atti del convegno “Sicurezza delle cure e responsabilità degli operatori. La
Legge n. 24/2017 nei primi due anni di applicazione”, svoltosi il 12 aprile
2019 alla Camera. “Il ruolo delle Linee Guida: dalla pratica clinica alle Aule
Giudiziarie”, è invece il titolo del secondo volume dedicato alla raccolta
degli Atti del convegno sulla legge sulla sicurezza delle cure e la
responsabilità professionale, svoltosi lo scorso 18 dicembre 2019.
A presiedere la
Fondazione è Federico Gelli, medico
specializzato in sanità pubblica. Da gennaio 2020 è Coordinatore dell'Unità
Sanitaria di Crisi della AUSL Toscana Centro per l’emergenza pandemica da
SARS-COV-2. È inoltre presidente Cesvot, centro servizi del volontariato
toscano, e Responsabile del rischio clinico in sanità di Federsanità Anci.
Gelli è stato inoltre Deputato nella XVII Legislatura e relatore della Legge
24/2017 sui temi della sicurezza delle cure e della responsabilità
professionale in sanità. Il Comitato scientifico della Fondazione è
composto da illustri membri del mondo accademico, aziendale, delle società
scientifiche e degli ordini professionali. A presiederlo è Walter Ricciardi,
Consigliere del Ministro della Salute e membro italiano del Consiglio Esecutivo
dell'Oms.
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Rif.: Galli
Torrini Srl - Agenzia di comunicazione || www.gallitorrini.com