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foto sala operatoria chirurgia plastica -- rif. Azienda Ospedaliera di Padova
= Cfr. «In tempi record, chirurghi dell’Ospedale di Padova reimpiantano la mano destra di un 64enne recisa a livello distale dell’avambraccio; l’eccezionale intervento è riuscito.» =
[17 Giugno 2020 - Azienda Ospedaliera di Padova]
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Comunicato stampa
17 Giugno 2020
IN TEMPI RECORD, CHIRURGHI DELL’OSPEDALE DI PADOVA
REIMPIANTANO LA MANO DESTRA DI UN 64ENNE
RECISA A LIVELLO DISTALE DELL’AVAMBRACCIO;
L’ECCEZIONALE INTERVENTO È RIUSCITO.
«È stata sciolta la prognosi del delicatissimo
intervento su un uomo di 64 anni. Dopo oltre 50 giorni ha ripreso la vitalità
della mano riattaccata, con progressiva mobilizzazione attiva delle dita.
L’eccezionale intervento chirurgico è stato effettuato
in simultanea da 2 equipes dell’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Plastica
insieme ad un team multidisciplinare con Ortopedici, Anestesisti e personale Infermieristico
altamente specializzato dell’Azienda Ospedale/Università di Padova.
Il grave trauma ha coinvolto in un pomeriggio
di fine aprile, durante l’emergenza Covid, un uomo di 64 anni, pensionato che
vive in Veneto. Stava utilizzando uno spaccalegna, quando accidentalmente si è
procurato l’amputazione completa della mano destra a livello distale
dell’avambraccio.
Soccorso da conoscenti, il pensionato con
estrema lucidità, portando con sé il segmento amputato, la mano, ha raggiunto con
mezzi propri il Pronto Soccorso di Mirano.
Qui, una volta stabilizzato il sanguinamento
e dopo aver avviato le procedure diagnostiche per escludere la positività alla
SARS-COV2, è stato organizzato il trasferimento immediato presso la Chirurgia
Plastica dell’Azienda Ospedaliera di Padova con l’ambulanza del 118, seguendo
strettamente i protocolli e le linee guida ufficiali della Società italiana di
Chirurgia della Mano.
Le linee
prevedono che il pezzo distaccato venga mantenuto a bassa temperatura con
ghiaccio in appositi contenitori sterili. Lo stato di ischemia fredda a 4 gradi
così ottenuto della mano amputata è in grado di preservare solamente per poche
ore l’integrità di tutti i tessuti e richiede quindi un immediato trasferimento
del paziente in un Centro Specializzato per tentare il reimpianto entro le 6
ore dal trauma.
L’Ospedale di Padova, fin dal primo contatto
telefonico informativo avuto, ha organizzato l’accoglimento del paziente
secondo i criteri più idonei a garantire massima efficienza in tempi rapidi. Immediatamente
allertato, il team multidisciplinare ha visto in prima fila 2 equipe chirurgiche;
una per preparare il pezzo amputato e l’altra per preparare il moncone al reimpianto.
TEAM MULTIDISCIPLINARE:
Coordinamento Doppia Equipe: Prof.
FRANCO BASSETTO
Equipe Chirurgia Plastica: Prof.
CESARE TIENGO - Primo Operatore
Dott.ssa
CARLOTTA SCARPA
Dott.ssa
EVA KOHLSCHEEN
Dott.
GIUSEPPE MASCIOPINTO
Dott.
BERNARDO BIFFOLI
Equipe Ortopedia: Dott.ssa ELISA
PALA
Dott. ALBERTO PROCURA
Equipe Anestesiologica: Dott.ssa OTTAVIA BOND
Dott.ssa ALICE FUSTO
Dott.
MARCO MONTAGNA
Infermiere Strumentista: SIRA BORTOLOTTO
Infermiere Strumentista: FABIO BARON
Infermiere di Sala: ALESSANDRA
ROMANATO
Infermiere di Sala: MIRIA BELLON
Infermiere di Sala: FABIOLA DE ZUANI
Infermiere di Anestesia: MAURIZIO
PEZZULLO
Ore 18.30 comincia l’intervento
chirurgico.
Appena il paziente è giunto in Sala
Operatoria della Chirurgia Plastica di Padova, dopo aver attivate le procedure
anestesiologiche, si è proceduto contemporaneamente a disinfettare il pezzo
amputato mediante la dissezione anatomica di tutte le sue strutture, e a prepararlo
al suo reimpianto.
Si è proceduto quindi alla sintesi ossea di
radio e ulna con mezzi di sintesi interni e alla riconnessione di tutte le
strutture tendinee flessorie ed estensorie, nonché alla ricostruzione
microchirurgica, utilizzando il microscopio operatorio, dei nervi periferici e
delle strutture vascolari arteriose e venose ottenendo il reimpianto completo
della mano amputata.
La delicata operazione ha visto la
partecipazione attiva di 7 chirurghi: 2 chirurghi ortopedici che si sono
occupati della sintesi ossea e 5 chirurghi plastici ricostruttivi, 3
anestesisti e 6 infermieri.
Il Prof. Cesare Tiengo, Primo Operatore Responsabile
dell’Unità Operativa di Chirurgia della Mano e Microchirurgia di Chirurgia
Plastica, ha eseguito il laborioso reimpianto, la cui principale difficoltà
tecnica era rappresentata dal tempo limitato a disposizione per riperfondere
l’arto e dal calibro esiguo delle strutture vascolari e nervose da riconnettere
tra loro che ha richiesto l’utilizzo di una sofisticata strumentazione e di
avanzate competenze microchirurgiche.
All’1,20 di notte termina
l’intervento.
Il paziente viene trasferito presso il
reparto di Chirurgia Plastica e accuratamente monitorato nei giorni seguenti. È
stato riscontrato che ha mantenuto la stabile vitalità della mano con la
progressiva mobilizzazione attiva delle dita, ed è stato dimesso dopo 6 giorni
di ricovero in buone condizioni cliniche e in grado di muovere autonomamente le
dita della mano.
Dopo un periodo di intensa riabilitazione
assistita, a 50 giorni dall’intervento, si ipotizza che l’uomo possa ritornare
a compiere, nell’arco di alcuni mesi, le normali attività manuali.
Continuerà la riabilitazione tendinea; la
completa rigenerazione neuromuscolare verrà raggiunta nel tempo, in 18 mesi.
Il coordinamento d’emergenza territoriale, e
le consolidate competenze professionali del personale operante all’interno
dell’Azienda Ospedaliera di Padova, hanno permesso il delicatissimo reimpianto
in tempi record, iniziando l’intervento a sole 3 ore dal trauma, mantenendosi
al di sotto del tempo critico di ischemia del segmento amputato di 6 ore, tempo
oltre il quale le possibilità di successo si riducono drasticamente aumentando
anche i rischi di vita del paziente.
Anche l’immediata gestione del trauma del
Pronto Soccorso di Mirano, ha permesso che il paziente fosse trasferito in
tempi brevissimi presso il Centro Hub di riferimento regionale per la traumatologia
dell’arto superiore, l’UOC di Chirurgia Plastica dell’Azienda Ospedale/Università
di Padova diretta dal Prof. Franco Bassetto, che è operativa 24 ore su 24, 365
giorni l’anno.
Nell’Unità
Operativa Complessa di Chirurgia Plastica di Padova, vengono eseguiti oltre
8000 interventi all’anno e di questi il 20% riguarda la chirurgia della mano;
più di 1000 interventi sono eseguiti in urgenza per cause traumatiche.»
|| Azienda Ospedaliera di Padova - aopd.veneto.it
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Immagine:
I chirurghi. A sx Prof. Cesare Tiengo Primo operatore, a dx Prof. Franco Bassetto Direttore Chirurgia Plastica
= Azienda Ospedaliera di Padova =
= Cfr. «In tempi record, chirurghi dell’Ospedale di Padova reimpiantano la mano destra di un 64enne recisa a livello distale dell’avambraccio; l’eccezionale intervento è riuscito.» =
17 Giugno 2020 - Azienda Ospedaliera di Padova
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Immagine:
La squadra di sanitari di Chirurgia Plastica
= Azienda Ospedaliera di Padova =
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Cfr. «In tempi record, chirurghi dell’Ospedale di Padova reimpiantano
la mano destra di un 64enne recisa a livello distale dell’avambraccio;
l’eccezionale intervento è riuscito.» =
17 Giugno 2020 - Azienda Ospedaliera di Padova
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Immagine:
FASI DI GESTIONE DELL'EMERGENZA IN CASO DI AMPUTAZIONE
disegni amputazione mano
== autore Claudio Calia 2020 ==
disegni amputazione mano
== autore Claudio Calia 2020 ==
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Cfr. «In tempi record, chirurghi dell’Ospedale di Padova reimpiantano
la mano destra di un 64enne recisa a livello distale dell’avambraccio;
l’eccezionale intervento è riuscito.» =
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